La rivoluzione informatica sta mutando alla radice principi, concetti e istituti degli or-dinamenti giuridici contemporanei, producendo altresì fattispecie inedite e fenomeni del tutto nuovi, che attestano la rilevanza dei mutamenti in atto. Sul piano delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, si tratta di reti, internet e web, con le banche dati, gli sviluppi dell’intelligenza e degli agenti artificiali, oltre alle applicazioni della robotica. Sul piano del diritto positivo, il riferimento va alle specifiche differenze che emergono nei vari settori interessati, come privacy e copyright digitali, diritto penale dell’informatica e informatica forense, amministrazione digitale e processo informatico, sicurezza e commercio elettronico. Sul piano latamente sociale, basti poi far cenno alle ricadute dei social networks, alle nuove formule di distribuzione dell’informazione e della cultura come le licenze creative commons, ai temi della trasparenza, della libertà di espressione online e dell’open data, fino a questioni di paternalismo e possibili derive autoritarie che chiamano in causa i nodi della fiducia in rete e l’odierno dibattito sull’etica del mondo digitale. Il dialogo a più voci, avviato con il presente volume, nasce dalla convinzione di fondo che la divisione del lavoro sia in questo caso consigliata dalla straordinaria dinamicità dei processi in corso e dal fatto che siamo soltanto all’inizio di una rivoluzione epocale.
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